Lo scorso 29 gennaio è stata un’occasione di ascolto e dialogo proficuo tra Istituzioni e le organizzazioni del terzo settore, al centro l’impegno comune per il benessere dell’infanzia.
Il network, ad un anno dalla sua creazione, ha voluto dare il suo contributo ad una stagione già particolarmente fortunata, per ribadire la centralità degli investimenti per l’infanzia.
Al convegno, ospitato dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni italiane ed europee; il filo rosso che ha guidato gli interventi dei relatori sono stati i tre pilastri della Raccomandazione Investing in Children: inlcusione, benessere e partecipazione.
“È fondamentale rimettere i bambini al centro delle politiche del nostro Paese, focalizzando la massima attenzione sul futuro della nostra società, partendo dal colmare le innumerevoli disuguaglianze che questa fascia d’età patisce e prevenendo ogni condizione di disagio, dalla nascita alla crescita” quetsa la voce di Gianluca Budano, co- portavoce Investing in Children e Consigliere di Presidenza Acli con delega alle Politiche Familiari.
La mattinata ha raccolto proposte di metodi e di lavoro per garantire a bambine e bambini una inclusione effettiva nelle comuinità che abitano, eliminando quelle condizioni di disugualianza inaccetabile che stanno diventando però strutturali nel nostro Paese.
Un importanza particolare è stata dedicata al tema della misurazione efficace del benessere dell’infanzia, e quindi della necessità di stabilire indicatori precisi che possano rendere misurabile l’impatto delle politiche pubbliche.
Infine ha avuto spazio tra gli inerventi il tema della partecipazione dei bambini e dei ragazzi alla vita pubblica e alle decisioni che li lriguardano, caposaldo della Convenzione per i Diritti dell’Infanzia, che però fatica a diventare assunto acquisito del nostro mindset culturale.
“L’intento di questo momento di confronto è portare delle proposte in termini di approccio, all’interno di un contesto che si è già strutturato favorevolmente verso il grande tema dell’infanzia. Tuttavia c’è bisogno di seminare ancora molto” ha dichiarato Ivano Abbruzzi, co-portavoce della Rete e presidente di Fondazione L’Albero della Vita. “C’è un terzo settore italiano e europeo molto ricco di nozioni, know-how ed esperienze, ed è compito delle reti renderle fruibili alla politica, quando si tratta di prendere delle decisioni per le quali, la politica stessa, può non avere tutti gli elementi che servono.”